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Van Gogh al Vittoriano

Come promesso a me stessa, ieri mattina ho sfidato la pioggia e il vento che imperversavano su Roma e sono andata al Vittoriano, a vedere la mostra di Van Gogh ( Campagna senza tempo-Città moderna ), che causa forte affluenza, è stata prorogata fino al 20 febbraio. In effetti c'era un bel pò di gente, ho dovuto perfino fare la fila per acquistare il biglietto. Cari romani amanti dell'arte, non vi aspettate uno sconto residenti per questa mostra, perchè non è previsto. Pagate il biglietto intero: 12 euro, comprensivo di una bustina di plastica per l'ombrello grondante.
In realtà grondavo acqua un pò anch'io....e non so se il tempo e lo stato d'animo con cui ci si appresta ad ammirare dei capolavori possono influire sulle eventuali emozioni che questi ti daranno...Fatto sta che questa mostra, a differenza di quella su Chagall, l'ho trovata un pò deludente, nonostante Van Gogh sia il mio artista preferito. Certo mancava il fascino dell'Ara Pacis e le sale erano piene di scolaresche e turisti, ma ho trovato un pò freddo proprio il modo in cui la mostra si snodava.
La prima parte è tutta incentrata sui "cenni storici". Sono descritte le varie "Phases" of his life, documented by old photos of the places where he lived and articles in newspapers and magazines concerning him, including the cutting of the ear lobe.
Following the exposure of a series of letters, complete with sketches and drawings that testify to the long and passionate epistolary relationship (which lasted more than twenty years) between him and his brother Theo, who adored him so much that " keep it "economically to allow him to paint. Very beautiful
the caskets on display with the books he read, but here are some part because the books are a bit on my second world, and they then had the charm of old dust and makes me want to touch ... I even found
that among the books he has read there is one that I want to read too ...
(Bel-Ami by Guy de Maupassant).

Van Gogh said
books, reality, and art are the same sort of thing for me.

Present many drawings in pen and pencil on paper, with those beautiful watercolor crayons, but few of his paintings in oils. I knew that I would not find Sunflowers , but I was expecting some more in oil painting.
Not this time I resisted doing a couple of pictures with the phone (without flash of course!)

 Olivi (1889)

Paul Gauguin
Lavandaie al Canal Roubine du Roi, 1888

E per colpa di un signore francese, indisciplinato come me, che si è fatto urlare "no photo! no photo!", non ho potuto fotografare il dipinto che per me è valso tutta la mostra. L'ho ammirato non so per quanto tempo, perchè le pennellate degli alberi sembravano davvero foglie mosse dal vento.

cypress with two female figures 1889

Next stop: I think the GNAM, on the advice of two bloggers I follow, and Vogliounamelablu estimate of damage.